Le attuali soluzioni di sensoristica per l’Agricoltura di Precisione sono costituite da sensori interfacciati con una centralina di trasmissione, che prendono la classica connotazione di centralina meteorologica su palo, con tutti i limiti derivanti dai costi di struttura, installazione e manutenzione.
Grazie al progetto ASCod questo limite viene superato con la realizzazione di una rete di sensori intelligenti distribuiti sul campo, economici e senza oneri di installazione e cablaggio. I dati ambientali (temperatura e umidità dell’aria, temperatura e umidità del terreno, velocità e direzione del vento, bagnatura fogliare, etc…) vengono inviati in modo wireless ad una struttura Cloud che consente l’accesso e la condivisione delle informazioni nonché la loro elaborazione mediante modelli predittivi per l’ottimizzazione dei trattamenti.
Il risultato è un sistema in grado di fornire informazioni relative a:
- Prevenzione malattie fungine a parassitosi
- Creazione di modelli previsionali
- Allerta fenomeni meteorologici avversi
- Grado di maturazione delle colture
L’integrazione del micro-clima misurato con le previsioni (macro-clima) permettono la differenziazione e l’integrazione dei dati, consentendo una maggiore precisione dei modelli di calcolo; inoltre una struttura di tipo open consente di integrare e aggiungere differenti tipologie di sensore.
I dati raccolti confluiscono in una struttura cloud, dove vengono integrati ed elaborati per fornire risposte puntuali, tramite modelli che tengono conto del tipo di coltura, di terreno e degli interventi esterni. Il risultato è una mole di dati che possono essere integrati in moduli, tramite delle chiamate a delle API condivise.
Alla base del progetto ci sono i protocolli di trasmissione wireless di nuova generazione in grado di comunicare dati su distanze dell’ordine dei chilometri (come il LoRa-WAN) mantenendo un consumo energetico particolarmente ridotto.
L’implementazione di dispositivi wireless di dimensioni relativamente contenute, geo-localizzati mediante tecnologia GPS, riposizionabili a piacimento, in grado di funzionare costantemente per una durata di oltre due anni senza bisogno di sostituire la batteria, consente all’agronomo di creare e riconfigurare opportunamente una rete di sensori con la quale monitorare il sito secondo le specifiche esigenze della coltura.
Progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del POR FESR 2014/2020